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lunedì 30 giugno 2014

GREAT SATISFACTION !

Sull' ondata di David Bowie, come potevo non scrivere di un altro cantante storico come Mick Jagger? Appena una settimana fa c'è stato a Roma un concerto enorme  dei Rolling Stones e i fortunati che vi hanno assistito, hanno anche partecipato ad un evento che si può definire "epocale".
I "ragazzacci' di questa band clou degli anni 60/70  che si sono contesi e divisi la scena musicale di quegli anni con i "baronetti" Beatles, emozionano sempre intere generazioni.
Mick, frontman e "ragazzino ultra settantenne" energico e scattante, ha condotto sempre una vita al limite tra droga, Rock and Roll e storie d'amore burrascose: fidanzamenti e matrimoni con modelle (la moglie storica è l'ex modella  Jarry Hall e la sua ultima compagna ufficiale è la modella e designer L'Wren Scott che ha perso solo qualche settimana fa).
Anche lui, quindi, sempre affascinato dalla Moda e da look originali, come richiede un po' anche il suo personaggio.
Al concerto di Roma ha indossato mise decisamente particolari e sceniche: giacche sfavillanti, una camicia bianca con diramazioni nere, una in gradazione "fiammante" (d'altra parte erano i "Rolling Stones 14 On Fire"...), sete lucide, colori sgargianti, fantasie barocche e blazer strutturati neri con intarsi gold.
Tutti pezzi di abbigliamento singolari che ha portato seguendo un po' sempre la stessa "regola":  su base nera. Quando si ha un elemento di abbigliamento particolare, infatti, che in qualche modo risalta da sé o vogliamo far risaltare (io lo chiamo "pezzo di punta" del look), il resto deve essere "sottotono"  per evitare un effetto visivo troppo carico o "confuso alla Guernica".
La scelta di Mick  del nero come "base" sarà sicuramente stata più comoda per i cambi di look per il palcoscenico, ma è comunque funzionale sotto vari aspetti.
Noi, io e il mio bambino, abbiamo deciso di omaggiare i Rolling Stones con un bel look: il body da più piccino e la t-shirt come i grandi con il loro logo (tutto da H&M baby).
Ah, c' erano in vendita anche le magliettine dei Beatles., bravissimi amche loro, ma la linguaccia si addice di più ai birbanti come noi ed è nettamente più Rock....






( Nella foto sotto: T-shirt e Body di H&M Baby. Pantaloncino scozzese abbinato  nei colori inglesi, da Petit Bateau. )


E per finire.... un regalo emozionante dei Rolling Stones a Roma :



venerdì 27 giugno 2014

ANIMAL INSTINCT

L'animalier, (o meglio la fantasia animalier) , è una di quelle cose che "dividono gli animi" di molti modioli. C'è chi lo ama molto, c'è chi lo odia. Io sono tra quelli che amano l'animalier, sapendo, però, che va sapientemente dosato e mescolato per averne l'effetto ottimale, perché è una fantasia a rischio che va portata in modo adatto per risultare di carattere, sofisticata e non eccessiva. Mi piace perché dà un tocco grintoso e frivolo alla mise. Ho diverse cose  maculate (pelliccette, scarpe, shorts, accessori, magliettine)... oggi, però, vi presento il "Longdress Animalier" (di Asos - www.asos.com): è senza spalline, arricciato sul seno e scende lungo in maniera aggraziata. L' ho abbinato a un giubbotto stile motociclista e stivali biker neri, la tracollina Cassandre Saint Laurent, occhiali Rayban e make up rosso spento (rossetto Dior "Paris" e smalto "Amarena" Collistar), per dare un effetto ancora più grintoso e femminile. 





Questo abito è di cotone leggermente sostenuto. Cio' dà la possibilità di utilizzarlo in vari modi: da "solo" ad esempio con un sandaletto rasoterra, degli orecchini a grappolo o una collana lunga con ciondolo e magari maxi bag per un aperitivo d'estate oppure come l'ho messo io per la primavera. Mi piace in alternativa anche con ankle boots o anfibi e un giacchino corto neri, per le giornate o serate più fresche.
 
(Nella foto sottostante: Longdress Asos, Shopping Dior, sandaletti borchiati nude Peroni)


 
 


mercoledì 25 giugno 2014

WEDDING DRESS !


L’inizio è una delle cose su cui bisogna pensare un po’ di più: il primo passo, la direzione, l’impronta da dare al resto. Come potevo “cominciare"  lo Specchio Parigino mettendoci passionalità, vitalità, un tocco mio? Ho deciso di iniziare con uno degli abiti più belli che ho indossato: l’abito da sposa. Ho assemblato io la mise di nozze, come faccio sempre per altre mise. Perché nel caso ci fossero ‘regole personali’ anche in fatto di moda, una delle mie è quella che mi deve piacere ovviamente ciò che indosso, ma tutto ciò deve anche essere armonico, e armonico con me stessa, perché non basta ‘vestirsi’ scegliendo generi, colori, accessori, bisogna quasi fondersi e saper indossare con naturalezza, in un certo senso “interpretare” ciò che sei.
Il mio abito da sposa era un Valentino Garavani (un vero privilegio averlo indossato) che amo per la sua sartorialità ma anche per la sua femminilità sofisticata;  era lungo, accostava il corpo, color panna, in misto seta e con una caratteristica che adoro: la scollatura sulla schiena (in pizzo finissimo semi trasparente).  Il velo, lunghissimo, era bordato di pizzo e portava un bel significato in sé…”qualcosa di prestato” da una delle mie più care amiche. E poi i sandali….con una pioggia di cristalli sul collo del piede e con un nastrino blu in seta nascosto, come porta fortuna.
 Per la pettinatura ho scelto la treccia a spiga, con l’aiuto di mia sorella. Ora le trecce sono molto di tendenza. Quando mi sono sposata mi è piaciuta subito, così, di lato, con i cristallini incastrati e sparsi tra gli intrecci dell’acconciatura, di richiamo ai sandali. E il bouquet? Ci sono molte forme possibili per il bouquet: a mazzolino, a sfera, a cascata. Io l’ho scelto a goccia, un po’ allungato sul davanti, con rose avorio e rosa cipria e qualche ramo di nebbiolina. Al centro delle rose sempre dei  cristallini. Il make up era sui toni naturali e del rosa, delicato.




Seta, cristalli, pizzo finissimo, rose. Gli elementi che volevo e che risceglierei.

giovedì 19 giugno 2014

BIENVENUE ...


Bonjour! Benvenuti nel mio piccolo mondo riflesso dallo "Specchio Parigino". Il mio angolo creativo e personale sulla moda, per giocare con gli abiti, le scarpe, gli accessori, le tendenze con soavità. Voglio dire prima di tutto grazie a tutti quelli che si divertiranno con me in questa piccola avventura, e ringraziare di cuore tutti quelli che mi hanno esortato a crearlo (loro lo sanno!)...grazie davvero!

....ma perché lo "Specchio Parigino"? Chi mio conosce sa che un'altra mia passione è Parigi: il suo fascino, la sua eleganza, la sua naturale raffinatezza; una città che amo sempre visitare con rinnovato entusiasmo e che ho sentito affine per certi versi appena l'ho vista per la prima volta. Lo specchio, con cornice in  stile parigino, è "fisicamente" quello che ho in camera da letto, dove io mi vedo e provo delle mie mise che vi proporro'. Materialmente e metaforicamente quindi, è il mio modo di vedere la moda, di creare, di far prendere forma ad alcune idee, di riflettere.