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sabato 27 gennaio 2018

PERCHE' SCEGLIERE LA MODA. IL SIGNIFICATO EMOZIONALE.

Mi fanno un po' "sorridere" quelli che danno meramente alla moda un significato superficialmente estetico. Sembra.... ma non lo è.
C'è da dire che c'è un nesso ancestrale legato alla moda: l' uomo dai tempi dei tempo doveva essere quello potente, che dava sicurezza, che esercitava forza...la donna invece doveva essere l'oggetto del desiderio, abbellirsi, far depositare all'uomo l'armatura attraverso il suo fascino.
I tempi per certi versi sono molto cambiati, i ruoli annullati, alcuni uomini hanno un occhio molto più attento di tante donne sulle nuove tendenze. Questo se ci soffermiamo solo sul lato delle apparenze perchè avere un aspetto piacevole ben dispone e ci ben dispone.

Le scelte modaiole vengono fatte con millemila miliardi di criteri dal punto di vista estetico: ciò che sembra valorizzarci, ciò che ci piace di più o che è  più in voga al momento, ciò che rappresenta uno status symbol e,  se ci piace giocare con la moda,  attraverso essa esprimiamo molto di noi.

Per sommi capi  ciò succede  per quanto riguarda la scelta secondo uno stile estetico ("mi sta meglio quel jeans, quella scarpa è strepitosa, mi vedo bene con quella borsa che è all'ultimo grido").

Ma veniamo al più inesplorato stato emozionale. Perchè facciamo certi tipi di scelte su alcuni capi e su altri no?.....ecco alcuni passaggi (in base alla mia esperienza) che è carino sapere e che possono fornire alcune dritte:

1. LO SHOPPING COMPULSIVO - L' ERRORE - COME IMPARARE A SCEGLIERE

Chi di noi non è rientrato una volta a casa e si è detto: "Ma perchè mi è venuto in mente di comprare questo abito"?  Accade quando abbiamo sbagliato l'acquisto e magari non lo passiamo nemmeno cambiare.. e ci "demoralizziamo". 
Tutto serve. Fare un errore di tipo emozionale sulla moda aiuta a capire meglio noi  e a concludere successive scelte ottimali. 
L'acquisto compulsivo è qualcosa che lì per lì ci riempie: è come sgarrare e mangiare un dolce entrando in pasticceria quando si è a dieta. E' un' impennata emozionale sregolata.
Ma a che serve? A capire anche meglio quale tipologia di cose evitare la prossima volta che ci capita un episodio simile. Se siamo rimasti "scottati", la prossima volta che di fretta ci capiterà quel colore di abito o quel taglio di jeans già sappiamo a cosa andremo incontro. La riposeremo o ci penseremo su, se sarà possibile torneremo a vederlo a mente fresca se abbiamo dei dubbi (tornare dopo un distacco ci darà maggiore lucidità). Tutto fa esperienza. Regaliamo quel capo"sbagliato" o che non ci soddisfa oppure vendiamolo in qualche mercatino, magari farà felice un'altra persona.





2. LA SCELTA PER SPUNTI O ICONA DI STILE

Uno dei motivi di ispirazione nella scelta dei nostri look può essere una nostra icona di stile. Non per forza una star di oggi o le bellissime del passato. Ma una persona di cui ci fidiamo per gusto o modo di indossare. Una ( o uno)  in famiglia, un'amica o qualcuno che vediamo e ci piace.
Trovare dei modelli vicino a noi, alla nostra tipologia fisica e ai nostri gusti, all inizio, aiuta ad orientarci e a figurarci meglio le cose....poi impariamo a nuotare e possiamo andare da soli nel mare aperto delle scarpe, maglie e trucchi con grande autonomia e divertimento.

Un mio esempio? Il cappello di pelle nera....l' ispirazione? Una delle mie icone del passato preferite B. B. 





Un'altra scelta per spunti di icona è questa. Nella foto a sinistra c'è Kate Moss. Nella figura a destra dei capi che ho selezionato e preso io attingendo da una catena più a largo consumo e dal vintage. La mia gonna infatti è di Mango ( collezione parigina 2018) e la borsa pochette YSL vintage. L'idea è quella di spezzare il bellissimo binomio del bianco e nero con un tocco di colore; Kate ha scelto il giallo, io questa volta il fragola. Ma ne parleremo magari in seguito con un post apposito.







3. LA SCELTA EMOZIONALE QUANDO SI ACQUISTA

La scelta emozionale è importantissima al momento di comprare: quando acquistiamo una cosa  un po' vogliamo sognare...quei pochi minuti sono l'evasione: l'esposizione, la scelta, la prova, l'uscita dal negozio con il pacchetto o l'arrivo del prodotto se ordinato on line. "Vedo quelle scarpe in vetrina? Mi ci vedo già passeggiare !"
La moda è un gioco, un'evasione, qualcosa di bello che ci aiuta a strapparci dalla realtà e dalla quotidianità stressante. Certo, la scelta dell'oggetto del desiderio dovrebbe essere fatta anche a seconda del nostro uso possibile (non solo quello economico che ci viene subito in mente), ma se troviamo una mediazione tra sogno e quotidianità il risultato ci rallegra e dà leggerezza.

Un paio di scarpe che ho acquistato perché mi hanno fatto sognare...con un tocco sensuale, la femminilità. Abbinate a un paio di jeans e a una tee semplice, accostano il dettaglio femminile alla quotidianità.
  


4 LA SCELTA EMOZIONALE NELL'INDOSSARE

La cosa che indossiamo non solo deve starci bene ma deve farci sentire noi stesse. Mettere un capo bellissimo che non sappiamo portare o non ci rappresenta è qualcosa che ci danneggia invece di aiutarci (pensate a chi indossa scarpe con tacchi vertiginosi e non sa avere quel sicuro ondeggiare così sensuale) o chi mette una minigonna e poi non sa sedersi, ad esempio.
Il capo deve valorizzarci, farci sentire sicure in una serata o al lavoro, non diventare "il problema della serata o del lavoro".
Scegliete qualcosa con  cui vi sentite "bene, sicure e belle". Se vi piacciono i tacchi prima esercitatevi, studiateci, impersonificatevi e poi li sfodererete al momento giusto, se scegliete un accessorio particolare sappiatelo accoppiare con cose più neutre e sappiatelo valorizzare: siete voi le autrici e attrici. Come diceva Cocò (Chanel)... " la strada è la vostra passerella"
Bisogna avere una buona dose di "autocritica aggraziata" così la chiamo io....cioè cercare di valutarci con obiettività: non concordo con chi si sente sempre "meno degli altri", ma nemmeno con chi si mette sul piedistallo, spesso con doti molto opinabili. Uno stile aiuta la nostra autostima, ma l'equilibrio ne è spesso la base: all'inizio  se siete confuse affiancatevi anche di qualche persona in buona fede che sa consigliarvi sinceramente su quali siano le scelte più azzeccate per voi e quelle meno....con sincerità e dolcezza, senza che nessuno vi dia sempre ragione o sempre torto.....cosa spesso deleteria, fuorviante e poco costruttiva in entrambi i casi. Acquisterete sempre più consapevole identità e saprete così orientarvi sempre più da sole se non avete un istinto decisionista in proposito.

Un accessorio che ho comprato anche se per alcuni rimane "molto particolare" è il cappello     Borsalino.... purtroppo l'azienda che ha fatto anche parte della nostra storia cinematografica (pensate ai film con i boss) ... sta fallendo!!Ma spero in una ripresa perchè è un capo di gran classe. 
Riconoscere capi di classe è un grande traguardo....saperli indossare e sentircisi dentro è qualcosa " in più". 



5 LA SCELTA EMOZIONALE PER AFFETTO

E' sempre piacevole indossare un qualcosa a cui siamo legate: qualcosa che ci lega a un bel ricordo, a una bella cena, o che ha regalato qualcuno a cui siamo legati. Porta energia positiva nella nostra testa (personalmente non credo molto ad amuleti, ma c'è chi vi attribuisce anche questa funzione). Mi sono sbarazzata nel tempo di molte cose che mi hanno regalato persone non positive o che non portavo più  con piacere. Ricordatevi che l'occhio vuole la sua parte, ma se c'è anche l'anima il risultato è esplosivo.

Una mia scelta emozionale sarebbe stata questa tuta in seta (Gucci). Non smo molto le fantasie in genere, ma questa mi ha ricordato un foulard anni 70 di mia zia che cercherò di  re interpretare questa estate. Il verde e il viola sono cromaticamente bellissimi insieme.

Una scelta che ho fatto perché mi piaceva e perché ho un bel ricordo legato al passato familiare. Il Principe di Galles, ritornato molto di moda. La mia giacca è del Vicolo.
 



6 IL CONCETTO DI ELEGANZA
 
Alcuni credono che l'eleganza sia solo una cosa legata a marchi blasonati o "giacca cravatta, tacco, tubino nero". Niente di pù fuorviante... "L'eleganza è un modo di essere". Spesso è qualcosa di molto molto molto soffuso. E' una camicia da uomo rubata nell'armadio di lui e un jeans. Le sneackers che amiamo e un maglione over senza scollature o eccessi vari.
E' come siamo noi e come indossiamo noi.

I marchi. Certo.... le cose di qualità spesso si vedono benissimo che sono "loro"....avere dei capi iconici nel guardaroba è come possedere dei pezzi d'arte nella cabina armadio....
Ma non bisogna essere prevenuti. Si può trovare tutto dappertutto: mescolare luxury e low cost, vintage e moderno. In questi anni abbiamo anche la fortuna di avere catene che fanno delle cose molto carine e particolari a prezzi abbordabilissimi. Ed è proprio questa abilità che crea il nostro stile che ci fa esplorare altri mondi e sperimentare anche la nostra fantasia e capacità di assemblare e di saper portare.

Se saprete esplorare dentro voi stesse, senza paura di sbagliare (non è una cosa irreparabile!!!), saprete sceglie meglio e scegliervi al meglio. Lo stile non è solo gusto, occhio, aggiornamento sulle tendenze,  ma anchee soprattutto  fascino e personalità, ricordatevelo.
E divertitevi.

Io al Violette Sauvage Italia, rassegna del vintage di ideazione parigina cui ho partecipato come utente e poi espositrice. 
Il vintage è un mondo di gran voga a Parigi e da noi sta prendendo sempre più piede. Sono pezzi di storia che ti porti dietro, è la tradizione che puoi mescolare al moderno. 
Questa abilità, per chi ama il genere, offre una marea di spunti per creare accostamenti non scontati e uno stile personale che "buca".









lunedì 22 gennaio 2018

UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA.... E TANTE?

Bonsoir mon amì,

Le giornate si stanno lievemente allungando e io ho tanta voglia di primavera.....
Già sapete che amo lo stile parigino e mi piace mescolare elementi luxury, artigianali,vintage, low cost e pezzi unici. Per me lo "stile" dipende anche da questo: come si riesce a giocare con certi elementi, personalizzandoli, misachiandoli, ottimizzandoli.

Oggi vi presento questo abito sartoriale, fatto in neopreme che è un tessuto che rimane consistente e un pò rigido , con il lato positivo di non spiegazzarsi facilmente. Il modello è decisamente parisian, la forma a corpo femminile e chic e le maniche a campana che partono dal gomito come  usano spesso le parigine non solo su abiti, ma anche su giacche, maglie, cappottini tre quarti. L'abbinamento dei colori è uno che amo molto: il rosa cipria e il nero... delicato, armonioso e femminile.

E poi le rondini. Le rondini sono il simbolo della leggiadria, ma anche della libertà...la libertà che fa partire con la certezza del ritorno; il ritorno dove c' è amore, calore e gli affetti più cari.

L'abito è carino più in là anche con i sandali, ma io ho deciso di metterlo ora con calze nere a micro rete e deco punta corta. Gli occhiali da sole sono quelli che vedrete sotto di Rosie Huntington, con richiami anni 70 ...di Chloè.


MISE:
Vestito sartoriale in neopreme cipria e nero con rondini, Occhiali da sole Carlina di Chloè, Calze microrete Calzedonia, decolletes Mango, borsa Chanel Jumbo.








 Dettagli: Rondini sull'abito , calze a rete Calzedonia e decolettes Mango. 



L'idea look: la modella Rosie Huntington  con occhiali modello Carlina Chloè (tondi) e vestito rosa cipria a fantasia.



 L'attrice parigina Jeanne Damas e un suo abito, tra il corallo e il rosa salmone, con maniche a campana. Le rouches sono un dettaglio molto francese, rievocano il loro spirito romanico.



giovedì 18 gennaio 2018

PIUMINO: COLD BLACK OPPURE.....

Freddo,  freddo e ancora freddo. Gennaio e febbraio sono i mesi più tosti dell'anno.

Molte dicono: "non riesco a essere chic in questi periodi....sono infagottata come un omino della Michelin..": non so se ve lo ricordate...a me stava simpaticissimo: era un pupazzino composto dai pneumatici della famosa marca quasi fossero degli ingombranti rotoletti, e con i piumini noi ci sentiamo uguali.

Devo dire che noi in Italia ricorriamo spesso ai piumini per il freddo e l'umidità.... "sempre a Parigi " per esempio.... spesso  ne volentieri un cappottino e via.

Ma vediamo come gestire il piumino.

Ora ce ne sono diversi carini, sfiancati e per niente ingombranti....alcuni più caldi e altri meno e bisogna fare una mediazione tra il tutto. Fra i più caldi c'è sicuramente il Woolrich sulla cresta dell'onda da vario tempo, ma spesso rimane poco sagomato e femminile; ora va tanto di moda il Colmar, che spopolava già da decenni sulle piste da sci...e la lista di brand affermati nel settore è lunga (Add, Peuterey, Ciesse) , ma il mio preferito rimane sempre il Moncler (parlo di marchi, le declinazioni sono in vari modelli).

Il mio consiglio è di scegliere sempre (parlo di piumini lunghi), qualcosa di avvitato che dia risalto al punto vita perchè è suibito femminilità e tutto questo viene aiutato se il piumino è provvisto di cintura. Ma la stessa femminilità può essere richiamata da un taglio più corto, con piccoli accorgimenti o dettagli e un taglio che non sia troppo dritto e rigido o tramite un abbinamento indovinato.

Potete sceglierne di neri, neutri o colorati.

Il nero rimane sempre più elegante e io ne ho piu' di uno di questo colore di diverso peso e lunghezza. Li abbino spesso al mio solito total black e poche accortezze fanno diventare cool/chic anche un abbigliamento più svelto e sportivo.

OUTFIT 1:  
Piumino lungo Moncler, skinny pants Pinko, stivaletti con zeppa Ash, Occhiali da sole Prada "Cinema", Borsa shopping groffata Miu Miu.
Smalto nero Black Satin, Chanel.



OUTFIT 2:
La versione del Moncler corta da abbinare a skonny neri e borsa rock (Falabella nera tre catene) o jeans (Liu Jo) e stivali Mou ( o Ugg) in versione più soprtiva.



Claudia Schiffer con Mocler avvitato (sulla neve, ma da portare anche come street- style)
Rendere femminile ed estroso un Mocler meno sagomato per uscire un pò dagli schemi? Ci pensa Sara Jessica Parker, l indiscussa star di Sex and the City: lo abbina a una gonna super vaporosa, retaggio degli esplosivi anni 80 che ha ripreso piede tantissimo e diverte. 


Salma Hayek abbina il Molcler al cappello con falda e a un abito sopra il ginocchio. Look vagamente country.


Me ne hanno regalato uno carino colorato (verde smeraldo): mi piace perchè è avvitato e ha l impuntura chevron che amo, cioè quella col motivo a V, a punte. Se volete un'alternativa "non vista, ma più visibile" rimane delizioso e lo potete abbinare sempre a un sotto basico: nero, grgio, panna avorio e jeans..io l'ho abbinato anche al pattinaggio stavolta.  E' della linea M Marella di Max-Mara, che concilia sempre una eleganza pulita, sobria, classica e pressochè durevole nel tempo.

Non vi sentite impacciate, il freddo non è da temere, e se ve lo dice una freddolosissima come me, potete crederci.


OUTFIT:
Il piumino colorato? Il mio di M Marella Max mara con cuciture chevron a punta nella parte inferiore. Carino anche sul ghiaggio o sulla neve.  Leggings Zara Woman, Borsa Elenoire Casalegno for Cellini. Sciarpa Max & co Gianti Blunauta.

Sotto la cantante Anastacia e il suo Moncler verde smeraldo.




La cantante Anastacia 

venerdì 12 gennaio 2018

SI (RI)PARTE!!!

Ciao Ragazzi!

BUON 2018 !!!!!!! 
Mi perdonerete se lo Specchio Parigino è stato un pochino a riposo....per uscire, però,  con nuovo fermento !!!...ma  con sempre la stessa impronta che lo contraddistingue...e spero che questo nuovo post per cui ho messo "molto di me"... vi piaccia!
Poi....propositi per il nuovo anno: farmi risucchiare meno da tremila cose e dedicarmi più a questa mia passione nelle vene.

Per ritornare "alla grande" oggi vi propongo, come dcevo,  un post....molto a tema col blog!

Parigi. Moda a Parigi. La mia personale moda a Parigi, insomma come la vedo io.

Potrei scrivervi una sequenza di volumi in proposito.....ma andiamo per gradi così ci gustiamo meglio tutto.

Sono stata a Parigi qualche giorno fa, come tutti gli anni e nel periodo tra i  più belli dell'anno, in cui risplende di più....luminosa e sublime... il periodo natalizio.

Ma come fare una valigia snella per 4/5 giorni e per città come Parigi....dove fa freddo, bisogna essere sempre chic o con quel tocco in più per rimanere nel contesto e nel contempo essere abbastanza comodi (o quanto più possibile)?
Impresa non facilissima, ma non di certo impossibile...almeno per noi.

Lo so, lo so....la valigia mette in crisi moltissime e diciamocelo...abbiamo sempre paura di dimenticare qualcosa o non azzeccare la giusta tipologia di mise da portare e adattare all ambiente, alla temperatura e soprattutto alle circostanze.

Certo, tutto questo dipende anche da diversi fattori, quali la tipologia di vacanza abbiamo scelto, il grado di mondanità (per cui un vestitino nero elegante taglio molto francese va sempre bene e possiamo trasformarlo poi con vari accorgimenti)...ma vediamo in media le scelte che ho fatto per 4 giorni in giro per la città e nel contesto parigino.

Il "trucco basilare organizzativo", comunque, è sempre lo stesso: farsi una piccola lista riepilogativa dei capi e delle mise scelte, in modo da avere pianificato i giorni alla perfezione....questa utile è anche al ritorno, per riporre con un certo ordine tutto in valigia e non dimenticare nulla.

Poi io ho un trucco personale, il mio perenne asso nella manica: "Noir". Il nero totale o come base per tutto, perché ci salva da abbinamenti forzati, rimane sempre elegante e intercambiabile oltre che intramontabile.

Ma vediamo anche che capi di base che ho scelto.....per quanto riguarda i capi capospalla ho optato per un cappottino taglio trench nero, ovviamente, molto sullo stile parigino. Sempre in stile parigino un giaccone tre quarti spigato bianco/nero (abbinamento pariginissimo), una  pelliccetta ecologica cozy molto bohémien nera e un giubbotto in pelle spalmata color maron glacé, come dicono i francesi.

Abbinati come? Pantaloni skinny neri, a contrasto a pantaloni di pelle o a pantaloni taglio jeans stile parigino a vita alta sempre neri. Benissimo anche skinny jeans scuri. Sopra maglie e dolcevita a volontà....nere.

"Io sono una pazza" e giro bene anche in tacco, purché sia abbastanza sopportabile: quindi ho optato per uno stivale tacco 8.5 (tacco medio alto in stile parigino) e poi ho messo sneackers di pelle nera, le classiche di Isabel Marant.

  
Ricordatevi sempre di mettere in valigia una pashmina nera di maglia rasata e abbastanza avvolgente, risolve molte situazioni. Ripara la gola e all'occorrenza fa da scialle poncho su capi non abbastanza caldi. Quando togliete il soprabito vi è utile anche sopra abitini o maglie, messa sciallata, magari per una serata a un bel ristorante, locale o teatro.

Per il make up ne ho usato uno che porto spesso molto in stile parisian: pelle con una base molto naturale e cipria, mascara nero e i tocchi maliziosi: rossetto rosso mat Mac e smalto rosso Chanel Pirate.

Ecco i miei trucchetti tirati fuori dal cassetto ....Pronte per volare a Parigi? Vi faccio vedere tutte le mise!

 MISE N. 1: 

Pelliccetta cozy nera Patrizia Pepe, Maglioncino nero basico Max&Co, Skinny jeans Hotel Particulier Paris, Stivali Christian Louboutin, Borsa Jumbo Chanel.

(Foto 1 e 2 dalla Terrazza de La Fayette, Foto 3 e 4 all'interno de La Fayette)






La Fayette, Foto 3 corner Maje  e sotto Foto 4 corner Prada





MISE N.2:

Belstaff maron glace vintage, skinny leggings Pinko, Maxi pull nero Armani Exchange, Sneackers in pelle Isabel Marant, Borsa Balnciaga Day.

(Foto 4, 5, 6 al Trocadéro)




Foto 7 - Parallelismi:
Rosie Huntington Whiteley and me. 
Il look è molto simile : trendy e comodo



MISE N.3:
Trench nero Givenchy. Leggings Pinko, Stivali Christian Loubotin, Borsa Jumbo Chanel
(Foto 7, 8, a Le Marais, Rive à Droite - Foto 9 da Maison Sauvage Restaurant a Rue de Buci - Foto 10 lungo la Senna, Nuit) 

 Chanel, al Marais
 Rue de Buci - Rive à Gauche
Lungo la Senna

 MISE 4:
 Cappotto 3/4 spinato blanc-noir Céline, leggings ecopelle Calzedonia, sneackers in pelle Isabel Marant, Borsa Balenciaga Bag Day.
 (Foto 10 - alle spalle dei Grands Boulevards, foto 11 e 12 Jardins de Tuileries,  Foto 13 -Musee Pompidou)
Jardins Touleries 



Musee Pompidou


Foto 14 e 15- Restaurant vicino Palace Royal
 Vino bianco frizzante e....
 (Make up: rossetto rosso Mac Ruby Woo, smalto Chanel Pirate)

 ....copertina rossa per ripararsi dal freddo, tres chic.
(Maglia cachemire Liu Jo).




MISE N. 5:

Una mise con un tocco di impatto : Pantaloni skinny animalier J-Brand, Pelliccetta eco cozy Patrizia Pepe, Sneackers Marant, borsa Balenciaga.

Come vi dicevo qui ho addosso proprio la pashmina morbida nera, al collo, da usare in diversi modi.

 (Foto 16 - Negozio di vini a Les Halles)


(Foto 17- Illuminazioni al mercatino di Les Halles)




E per finire......

Una tipica mise parigina...l'abito nero col colletto da camicia bianco , il mio è di Vicolo.

"Parigi è come un oceano. Gettatevi una sonda e non ne conoscerete mai la profondità.   Provatevi a percorrerlo, a descriverlo: per quanto sia grande la cura che mettereste nel percorrelo, nel descriverlo, per quanto siano numerosi e interessanti gli esploratori di questo mare, vi si ritroverà sempre un luogo vergine, un antro sconosciuto, fiori, perle, mostri; qualcosa di inaudito, insomma, dimenticato dai subacquei visitatori letterari"


(Honorè Balzac)